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Val D’Oca: dentro la storia del prosecco

Vi raccontiamo la storia della Cantina Produttori di Valdobbiadene

Ci sono storie aziendali che si intrecciano indissolubilmente con la storia del territorio.

È il caso della Cantina Produttori di Valdobbiadene, la cui crescita accompagna anche lo sviluppo del tradizionale territorio del prosecco.


Per raccontarvi meglio questa storia abbiamo intervistato Tito Campesan, direttore commerciale della Cantina Produttori di Valdobbiadene, da cui è nato il marchio Val D’Oca.



La Cantina Produttori di Valdobbiadene è una delle realtà più rappresentative del territorio del Prosecco.

Sì, la nostra realtà comprende oltre 1000 ettari di vigneto gestiti da circa 600 soci viticoltori ed è una delle aziende ai vertici dell’enologia nazionale.

È motivo di orgoglio, soprattutto pensando alla sua nascita: siamo un’impresa corale, che ha avuto origine dai 129 soci fondatori, in un momento particolarmente cruciale della storia del Paese.


Una storia di orgoglio e di rinascita.

Era il 1952, il territorio era devastato dalle ferite della seconda guerra mondiale e forte era la voglia di ricostruire l’economia, il tessuto sociale, la comunità.

E così, dall’intuizione di un gruppo di contadini del dopoguerra, dal loro spirito di cooperazione, è nata una realtà innovativa che ha dato una spinta propulsiva a tutta la regione.

La condivisione dei valori, dell’impegno e della ricerca da parte dei soci ha gettato le basi per lo sviluppo e l’affermarsi della qualità del vino di Valdobbiadene.


Si può dire che abbiate anticipato i tempi.

Sì, il nostro modello di crescita sana e sostenibile, che ripartisce equamente doveri e successi, è un modello virtuoso di business socialmente responsabile che ha anticipando di oltre mezzo secolo le tendenze oggi fortemente in atto nel mercato del lavoro e nei modelli del fare impresa. 


Il vostro è un territorio che unisce enogastronomia, impresa e turismo.

La fascia collinare, fra Asolo e Conegliano, è uno dei paesaggi più straordinari e suggestivi d’Italia, non a caso dal 2019 è patrimonio Unesco. 

Qui nascono il Prosecco Superiore DOCG, il Prosecco Superiore DOCG Rive e il prestigioso Superiore di Cartizze DOCG, che insieme al tessuto industriale e alle località turistiche hanno trainato l’economia dalla zona, di cui siamo fieri di essere parte.

Per questo la Cantina realizza anche progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e più autentico del Prosecco, come la salvaguardia di Perera, Bianchetta e Verdiso, vitigni autoctoni che si stavano perdendo e che nella tradizione di Valdobbiadene venivano utilizzati per produrre il Prosecco e che oggi rivivono in vigna per dar vita a un Prosecco dal gusto antico.