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Dalla vigna al bicchiere: il viaggio del Chianti Riserva Piccini

Conoscere la storia dietro a un prodotto ci aiuta a scegliere, ma anche a degustarlo meglio.

Per questo abbiamo voluto chiedere a Mario Piccini, amministratore delegato di Piccini, di raccontarci il viaggio del loro Collezione Oro Chianti Riserva, che potete trovare sugli scaffali del vostro Gala di fiducia.


Come nasce Collezione Oro Chianti Riserva?

Tutto inizia da un’attenta selezione nelle vigne, le nostre e quelle dei nostri produttori, persone di fiducia con cui abbiamo contratti di lunga data. Il territorio è fondamentale: siamo nelle province di Siena, Firenze ed Arezzo, e qui selezioniamo vigneti con caratteristiche precise, adatte a fornirci le uve giuste: per ottenere un vino complesso e corposo preferiamo vigneti più vecchi, di 15-25 anni, che sorgono ad un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 metri, con un’esposizione sud, sud-ovest”

E poi si arriva in cantina.

Anche qui, scrupolo e attenzione ci accompagnano sempre. Le uve ricevono una pigiatura soffice e poi fermentano in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Il viaggio del Collezione Oro Chianti Riserva prosegue in botti di rovere e barriques francesi di secondo e terzo passaggio, in cui invecchia per 9/10 mesi. 

Il risultato è quello che troviamo sui nostri scaffali.


Sì: un vino capace di dialogare col futuro senza mai prescindere dalla qualità.

Collezione Oro Chianti Riserva 2021 è il frutto di un’annata classica, e riflette un andamento stagionale in linea coi cambiamenti climatici. Le alte temperature si sono fatte sentire, ma senza raggiungere punte eccessive di calore. È così che nasce un vino dal frutto ben definito, capace di unire la potenza della sua struttura alla grande piacevolezza di beva.

Forse non lo si pensa quando si gusta un bicchiere di un buon vino, ma la cura è un ingrediente importantissimo del suo aroma, quanto la scelta delle uve giuste.