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Dalla sperimentazione alla degustazione: parliamo di vini con Marco Caprai

Un’intervista a Marco Caprai, amministratore delegato dell’azienda di famiglia Arnaldo Caprai

Non c’è sostenibilità senza ricerca e sperimentazione: questa è la filosofia su cui si fondano il lavoro e l’identità della Arnaldo Caprai

Ne abbiamo parlato con Marco Caprai, erede ed amministratore delegato dell’azienda, a cui abbiamo posto alcune domande per approfondire meglio l’impegno dell’azienda e le caratteristiche di alcune etichette che potete trovare al vostro Gala di fiducia.


In che modo la ricerca può migliorare la vostra attività?

La nostra azienda ha avviato da anni dei percorsi di sperimentazione continua, sia in campo agronomico che enologico, con università e centri di ricerca. Crediamo che solo da uno studio accurato delle tecniche e dell’impatto ambientale dei processi produttivi sia possibile fare innovazione in modo efficace.

La vera sostenibilità non si basa su semplici pratiche di senso comune, ma su dati e misurazioni reali.


La vostra "New Green Revolution", però, non punta soltanto alla sostenibilità ambientale.

“New Green Revolution” è una certificazione di una sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale. Non può esistere una senza l’altra: questi sono i valori delle aziende che hanno deciso di condividere questo protocollo. Questo significa che accanto all’attenzione alle risorse naturali e alla biodiversità, dobbiamo prenderci cura anche del benessere e della sicurezza di chi lavora con noi e naturalmente della qualità del prodotto finale, assicurando una conduzione tecnica del vigneto di elevato livello, la tracciabilità, il dialogo con il consumatore.

E naturalmente, tutto il processo deve avvenire in modo da garantire la sostenibilità economica dell’impresa.

È un progetto innovativo, nato da sette importanti cantine di Montefalco ed è stato il primo protocollo italiano di sostenibilità territoriale certificato in campo vitivinicolo, grazie alla certificazione CSQA ottenuta nel 2012.

E ora… ci prendiamo un bicchiere? Di quali vini ci vuole parlare oggi?

Naturalmente! Vi offro un Rosso di Montefalco, che nasce dalle uve del nostro territorio, con il suo aroma complesso e il suo mix tra secchezza e freschezza.

Oppure un Sagrantino Montefalco Docg, anch’esso caratterizzato da un bel rosso rubino, affinato in barrique e poi in bottiglia, per assumere il suo sapore giustamente tannico e il suo aroma di frutti rossi con richiami di spezie dolci.


Entrambi sono perfetti abbinati a taglieri di salumi e formaggi, meglio se semi-stagionati, o con sughi a base di carne. Provateli!