lo sapevi?

Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP

8 LUGLIO 2022

Coltivato alle pendici del Vesuvio dal 1902, il Pomodorino del Piennolo è entrato nella cultura del territorio diventando protagonista di leggende e racconti della tradizione.

La più importante è quella sulla sua nascita.
Si narra infatti che Lucifero creò Napoli rubando un pezzetto di Paradiso. Gesù, guardando quella terra rubata, versò alcune lacrime che resero incredibilmente ricca e fertile la zona del Vesuvio, e proprio lì nacque il Pomodorino del Piennolo.

La storia vera è forse meno magica ma conserva il sapore della leggenda e dà a questo prodotto un tocco di nobiltà: fu il viceré del Perù a donare le prime piante come omaggio al nuovo re Ferdinando IV di Borbone, che mettendo le piante a dimora sulle pendici del Vesuvio, la terra più fertile del regno, donò loro le caratteristiche organolettiche speciali che rendono questi pomodori così amati.

E il nome? Piennolo significa "pendolo" e si riferisce al metodo tradizionale di conservazione del pomodoro.

Si narra che le donne dei pescatori di Torre del Greco, abituate a intrecciare le reti e lenze con le loro dita, iniziarono a fare lo stesso con i pomodori, appendendoli poi su corde per mantenerli freschi più a lungo.

Tondeggiante e con un leggero allungamento nella parte opposta al picciolo, il Pomodorino del Piennolo  ha una buccia compatta e soda e una forte aderenza al picciolo, che consente la conservazione "a piennolo".

Poco acquoso, è un concentrato di vitamine A e C, di minerali come calcio, fosforo e potassio, ma soprattutto di sapore: dolce e intenso con un qualche nota acida. 


Conservalo così

La conservazione a grappolo consente ai pomodori di durare più a lungo. Anche se continuano a maturare, la loro polpa rimane intatta e il gusto ancora più intenso. 


In cucina 

È un saporito contorno per bistecche e crostacei. Ottimo in insalata, dà il meglio di sé come condimento per la pasta: basta farlo saltare in padella con un filo d’olio EVO, uno spicchio d’aglio e del basilico.

Gala lo ha scelto perché

è un pomodoro "leggendario", nella storia e nel sapore.