Dalla Vecchia Cantina di Montepulciano, un Nobile sui vostri scaffali
Lo sapete che sugli scaffali del vostro Gala di fiducia potete trovare un vero personaggio storico?
È il Nobile della Vecchia Cantina di Montepulciano, un vino che vi abbiamo già presentato, la cui è così antica e affascinante che vogliamo raccontarvela, ripercorrendo le tappe che lo hanno reso celebre nei secoli.
55 a.C., narrato da Tito Livio.
È nelle Storie di Tito Livio che troviamo le prime tracce del Nobile di Montepulciano.
Qui, il grande storico racconta che un etrusco di Chiusi di nome Arunte o Arrunte, volendo vendicarsi del suo lucumone (il capo politico della città-Stato) per una questione di gelosia, fece assaggiare il suo vino ai Galli. Il vino era così buono che li convinse a varcare le Alpi.
1350 d.C, prime tracce di commercio.
Un documento citato dallo storico ottocentesco Emanuele Repetti nel Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana riporta le clausole per il commercio e l'esportazione di un vino prodotto nel distretto di Montepulciano.
1500, sulla tavola del papa.
Il vino di Montepulciano arriva sulla tavola di papa Paolo III Farnese. Sante Lancerio, il suo cantiniere, lo descrive così: “perfettissimo tanto il verno quanto la stat,e odorifero, polputo, non agrestino, né carico di colore, sicchè è vino da Signori”.
1674, il Priore di S. Agnese ne racconta la produzione.
Una fonte preziosa è un taccuino del 1674, che un padre domenicano, segretario del convento di S. Agnese di Montepulciano, scrisse sotto dettatura del suo Priore, riportando minuziosamente numerose informazioni sulla cura della vigna, la qualità dei vitigni e la produzione del vino.
1685, esaltato da Francesco Redi.
Noto come medico e naturalista, ma anche come poeta, Francesco Redi esaltò questo vino nel suo ditirambo (una composizione lirica corale) "Bacco in Toscana", in cui immaginava Bacco e Arianna elogiare i migliori vini della Toscana: “Montepulciano d’ogni vino è Re”.
1787, il Nobile... in nota spese!
Il nome del Vino Nobile appare per la prima volta in un documento ufficiale: è la nota spese di Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di San Girolamo.
1806, un VIP d'oltreoceano.
Anche il Presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson apprezzava il Nobile di Montepulciano: nel 1806 ne ordinò 473 bottiglie, tramite un certo signor Appleton, residente in Italia.
1873, l'esposizione di Vienna e la mostra mercato a Siena
A Siena si svolge la prima mostra mercato dei vini tipici toscani: qui viene presentato per la prima volta, con grande successo, un vino chiamato Vino Nobile di Montepulciano.
Nello stesso anno, si narra che all'esposizione internazionale di Vienna, l'enologo della Corona britannica si sia lamentato per aver trovato soltanto un solo vino di Montepulciano in degustazione, perché il vino era tra i suoi preferiti.
1966, nasce il Consorzio.
In questo anno nasce il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Nello stesso anno, il vino viene riconosciuto come Doc.
1980, il primo DOCG.
Il Vino Nobile di Montepulciano è il primo vino italiano a fregiarsi della fascetta di Docg: Denominazione di origine controllata e garantita.
1937, nasce la Vecchia Cantina di Montepulciano.
Quattordici produttori si uniscono per dare vita a questa cooperativa, che darà un'importante spinta propulsiva al territorio e alla sua produzione enologica.
Il suo emblema è un leone alato rampante, nato dall’unione del grifo, figura mitologica che ricorda le radici etrusche di Montepulciano, e del leone, simbolo della Signoria fiorentina.
Oggi, sui vostri scaffali.