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Forchir: oltre il biologico.

L'azienda impiega tecniche all'avanguardia per la cura dell'ambiente e del prodotto vinicolo.

Ha origini nobili e tradizioni antiche, l’Azienda Forchir: fondata dalla casata nobiliare Forchir nel 1904, è oggi proprietà di Gianfranco Bianchini e della figlia Giulia, quarta e quinta generazione di viticoltori in famiglia. I suoi vigneti si estendono su una superficie di 245 ettari tra le zone di Camino al Tagliamento, Codroipo, Spilimbergo e Precenicco, al centro della denominazione Friuli DOC.


Premiata nel 2017 e nel 2020 con il diploma di “Azienda Ecofriendly” dalla Guida Vini Buoni D’Italia del Touring Club Italiano per il suo impegno nella sostenibilità ambientale, Forchir utilizza per le sue coltivazioni prodotti eco-compatibili e riciclabili, applica quasi unicamente trattamenti meccanici, evitando fitofarmaci ed erbicidi, e praticando la trinciatura in campo dei sarmenti (ovvero dei tralci, residui delle potature) restituisce al terreno materia organica che lo mantiene fertile.

Non solo: l’impiego di bottiglie leggere permette di ridurre le emissioni di anidride carbonica provocate dalla lavorazione del vetro e del suo trasporto. Anche la cantina di vinificazione, tra i vigneti di Camino al Tagliamento, è carbon free, perché autoproduce energia rinnovabile ricavandola dal sole e dalla terra, con un impianto fotovoltaico e un impianto geotermico.

A ulteriore conferma di questo impegno, Forchir aderisce al Disciplinare di produzione integrata volontaria del Friuli Venezia Giulia SQNPI, per il miglioramento della sicurezza igienico-sanitaria e della qualità delle produzioni, la tutela dell’ambiente e l’innalzamento del livello di sicurezza e della professionalità degli operatori.


Inoltre, nel 2018 l’azienda ha potuto vinificare i primi Sauvignon e Friulano senza bisogno di trattamenti nei vigneti. Questa rivoluzione è stata possibile grazie alla collaborazione con Università di Udine e Vivai Cooperativi di Rauscedo, che dopo anni di ricerca e sperimentazioni incrociando vitigni europei e americani, hanno creato una varietà resistente alle malattie fungine come peronospora e oidio, facendo un importante passo che va oltre lo stesso biologico.

La Ribolla Gialla di Forchir

La Ribolla gialla che trovate sugli scaffali di Gala nasce da vitigni autoctoni che da millenni caratterizzano il Friuli, con macerazione a freddo sulle bucce, pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata in assenza di solfiti.

La coltivazione avviene seguendo il disciplinare SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), che prevede tra le altre cose:

  • l'uso di fitofarmaci poco o per niente tossici per l'uomo e per gli insetti utili;
  • la lotta agli insetti dannosi tramite diffusori di feromoni per la confusione sessuale;
  • impiego esclusivo di fitofarmaci facilmente degradabili nel terreno e nell'aria;
  • la lotta biologica agli insetti dannosi tramite l'inserimento dei loro predatori naturali e che non siano dannosi alle coltivazioni;
  • eliminazione totale diserbanti chimici.

Il risultato? Un vino con profumi di fiore d’acacia e zagara, dal sapore asciutto e citrino, da servire a 10°C come aperitivo o in abbinamento a portate di pesce.