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Tenute del Cerro: la terza via del Sagrantino.

Un rosso che nasce nel cuore verde d’Italia e che nelle mani di Còlpetrone, la più grande tenuta privata produttrice di Sagrantino, si è trasformato in un simbolo di eccellenza e visione lungimirante: oggi vi parliamo del Sagrantino di Montefalco Tenute del Cerro, un'etichetta che nasce da una storia di coraggio e intuizione.

Alla fine degli anni ’80, quando ancora pochi avevano intravisto le potenzialità di questo vitigno antico e austero, la Tenuta decise di investire nel Sagrantino. Le prime vinificazioni nacquero in un piccolo casolare, ma già da quelle prime annate il vino seppe conquistare critica e appassionati, aprendo la strada a un percorso di crescita continua. Oggi la moderna cantina, inaugurata nel 2005 e integrata armoniosamente nella collina, rappresenta il cuore pulsante della produzione: tecnologia all’avanguardia e rispetto per l’ambiente si incontrano per dare vita a un vino che porta con sé la forza del territorio umbro.

Còlpetrone ha saputo interpretare il Sagrantino con originalità, inaugurando negli ultimi anni quella che viene definita la “terza via”. Anziché mantenere il tannino duro e difficile al palato, tipico del vitigno, oppure smorzarlo fino a perderne però l'identità, si è scelto di mantenerlo come carattere dominante del vino, conferendogli però una sfumatura più elegante.

Le uve, allevate con cordone speronato e diradate fino al 50% per privilegiare i grappoli più ricchi di sostanze, maturano fino al limite estremo, godendo del pieno sole umbro. La vinificazione prevede poi un passaggio innovativo: parte del mosto fermenta senza bucce, riducendo l’eccesso di tannini e restituendo un vino più equilibrato e godibile. Nel rispetto del disciplinare di produzione, il vino affina in legno per 12 mesi seguiti da un lungo affinamento (almeno 25 mesi) in acciaio e bottiglia.

Il risultato è un rosso di grande personalità: deciso, potente, con una concentrazione tannica evidente, ma al tempo stesso capace di sorprendere per eleganza e prontezza. Un Sagrantino che mantiene l’anima autentica del vitigno, ma sa anche conquistare chi cerca un calice più armonico e immediato.

Si esprime al meglio servito in calici ampi, a una temperatura di circa 18°C, e trova i suoi abbinamenti ideali in carni rosse arrosto, piatti elaborati e formaggi stagionati, capaci di reggere la sua potenza aromatica. Se amate i vini di carattere, lo trovate sugli scaffali del vostro Gala di fiducia.