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Alla Scoperta di Casalfarneto: L’Eccellenza e la Sostenibilità della Viticoltura Marchigiana

Nel cuore delle Marche, regione rinomata per le sue colline verdi e i suoi paesaggi pittoreschi, sorge Casalfarneto, un produttore vitivinicolo di cui vi avevamo già parlato e che si distingue per la qualità e l’eccellenza dei suoi vini. Tra i prodotti di punta della cantina troviamo il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Passerina, vini che incarnano il perfetto connubio tra tradizione e innovazione, esaltando le peculiarità di vitigni autoctoni. Ma dietro ogni calice di vino Casalfarneto c’è un mondo di cura, attenzione al dettaglio e, soprattutto, un forte impegno verso la sostenibilità.

Il processo produttivo di Casalfarneto inizia con una selezione meticolosa delle uve, che vengono vendemmiate a mano in diversi momenti della stessa annata per poter ottenere, dallo stesso terreno vini con caratteristiche diverse tra loro.
Una volta giunti in cantina, i grappoli vengono diraspati e pressati con moderne presse a spremitura soffice, operazione eseguita in assenza di ossigeno per preservare l’integrità del mosto. Successivamente, il mosto viene raffreddato per facilitare la decantazione delle fecce grossolane e trasferito in serbatoi di acciaio dove avviene la fermentazione alcolica a temperatura controllata di circa 18 °C.
Questo processo dura dai 15 ai 20 giorni, seguito da ripetuti travasi per eliminare le parti fecciose e infine un periodo di maturazione in acciaio prima dell’imbottigliamento e dell’affinamento in bottiglia per almeno un mese.

La sostenibilità è il pilastro centrale della filosofia di Casalfarneto, che ha intrapreso un percorso di sviluppo sostenibile con l'obiettivo di preservare l'ambiente e garantire il benessere delle generazioni future. 
Tra le iniziative implementate vi è l’adozione della lotta integrata nel vigneto, un approccio che minimizza l’uso di agrofarmaci grazie a pratiche agronomiche che migliorano la salute delle piante e le rendono meno vulnerabili ai parassiti. Questo sistema è regolato dallo schema SQNPI, un certificato di produzione integrata della regione Marche.

Anche il processo produttivo è pensato per ottimizzare le risorse: le acque reflue derivate dai processi di lavorazione della cantina vengono smaltite in un apposito impianto di depurazione. 
Sono stati creati anche degli invasi chiusi per contenere l’acqua piovana, sufficienti al fabbisogno per l’irrigazione dei parchi e per tutti i trattamenti annuali antiparassitari dei vigneti, così da non impoverire le falde acquifere della zona e non consumare l’acqua dell’acquedotto.

Inoltre, la cantina stessa è un esempio di architettura sostenibile, con un tetto giardino coperto di vigneti che mantiene costante la temperatura interna, riducendo così il consumo energetico. 
Dal 2023, Casalfarneto ha installato un impianto fotovoltaico che consente alla cantina di essere quasi autosufficiente dal punto di vista energetico, utilizzando energia pulita e riducendo l’uso di combustibili fossili.

A coronare questo approccio così attento, per valutare le relazioni con i residenti, ogni tre anni viene mandato un questionario (che è possibile compilare anche in forma anonima) agli abitanti e ai fornitori per capire cosa pensano, cosa si può cambiare e per verificare che l’azienda sia abbastanza rispettosa e corretta.

Casalfarneto non è solo un produttore di vini eccellenti, ma anche un pioniere della sostenibilità nel settore vitivinicolo. 
Ogni bottiglia racconta una storia di tradizione, innovazione e rispetto per l'ambiente.
Se siete appassionati di vino, scoprite la qualità e l'autenticità dei vini Casalfarneto disponibili presso i Supermercati GALA: un'occasione per gustare il frutto di una viticoltura responsabile e sostenibile.