Dieta chetogenica, no al "fai da te"
Per la rubrica "Reparto idee", che raccoglie i contenuti sviluppati dal Gruppo Selex che Gala offre ai suoi clienti, oggi la Dottoressa Simona Meloni, biologa nutrizionista a Reggio Emilia, risponde alla domanda di Giuditta sulla dieta chetogenica.
Puoi leggere di più sulla dottoressa Meloni sul suo profilo Instagram @dssa.simona.nutrizionista .
La domanda di Giuditta
Vi scrivo perché sento sempre parlare della dieta chetogenica e mi chiedo se possa andare bene per me, che ho qualche chilo di troppo che proprio non riesco a smaltire. Mi spiegate esattamente di che cosa si tratta? Si può seguire senza andare dal dietologo?
Ho 48 anni, vado in palestra 2 volte alla settimana e faccio una vita dinamica.
Grazie.
Giuditta, Moncalieri (TO)
La risposta della Dottoressa Simona Meloni
Cara Giuditta,
la prima cosa che devi sapere è che la dieta chetogenica non nasce come dieta dimagrante ma terapeutica, è infatti molto efficace nel trattamento di alcune patologie neurologiche e autoimmuni e in caso di alterazioni del metabolismo
La dieta chetogenica è basata sulla drastica restrizione dei carboidrati: in pratica, “mima” il digiuno, mantenendo però un apporto adeguato di proteine. Per questo, va a intaccare solo la massa grassa e non quella muscolare: da qui nasce il suo utilizzo anche per il dimagrimento.
Come tutte le diete a elevata restrizione calorica e nutritiva, non si può seguire con il “fai da te”. È sempre necessario consultare prima il proprio medico o biologo nutrizionista di fiducia per capire se si è nelle condizioni di iniziare un protocollo di questo tipo: per esempio, è necessario effettuare una valutazione dello stato di salute tramite analisi del sangue. Occorre inoltre sapere che questa dieta non è indicata in questi casi: insufficienza epatica o renale, aritmie, infarto negli ultimi 12 mesi, iperlipidemie familiari, calcoli, iperuricemia, malattie croniche intestinali, gotta, disturbi alimentari, gravidanza e allattamento.
Nel caso si inizi, tutto il percorso va poi seguito e valutato tappa per tappa. Questo perché vanno sempre monitorate le condizioni del paziente, ripristinando una dieta con carboidrati appena lo si valuti necessario. Anche nelle persone con uno stato di salute ottimo il monitoraggio è essenziale per evitare problemi di cali di potassio, soprattutto se si fa sport.
In protocolli come questo, fare da soli può portare, oltre a problemi di salute (una dieta chetogenica non elaborata da un professionista può causare alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e conseguenti problemi cardiaci), anche a ottenere scarsi risultati. Il passaggio a un mantenimento con una reintroduzione dei carboidrati va infatti fatto lentamente e sotto indicazione del medico, perché passare da una dieta chetogenica a un’alimentazione molto disequilibrata in poco tempo può vanificare tutto il lavoro fatto: i chili persi vengo recuperati in un baleno.