I cibi conciliano il sonno?
Sapevate che nel Medioevo gli uomini dormivano seduti? Proprio così, non dormivano distesi, ma seduti con alti cuscini che gli sorreggevano la testa. Questo per favorirne la digestione e attenuare gli effetti del reflusso gastro-esofageo di cui soffrivano molte persone, a causa di abitudini dietetiche disordinate e del consumo di alimenti difficilmente digeribili.
Come influisce l’alimentazione sul sonno?
Per definizione, il sonno è descritto
come uno stato di riposo fisico-psichico, caratterizzato dalla sospensione
totale o parziale della coscienza e della volontà e accompagnato da sensibili
modificazioni funzionali (diminuzione del metabolismo energetico, riduzione del
tono muscolare, della frequenza del polso e del respiro, della pressione
arteriosa, ecc.), di fondamentale importanza per il ristoro dell’organismo.
Diversi studi
hanno indagato il ruolo
dell’alimentazione nella qualità del sonno, proprio per
comprendere se determinate abitudini dietetiche fossero correlate ad una
migliore o peggiore igiene del sonno. Da questi emerge una stretta relazione
tra sonno e dieta: se da un lato gli
alimenti consumati prima di andare a letto sembrano in grado di influenzarne la
qualità, dall’altro dormire una quantità sufficiente di ore sembrerebbe
associato ad abitudini dietetiche migliori. Sarebbe quindi più
corretto domandarsi come l’alimentazione
possa influenzare il sonno e come il sonno possa influenzare l’alimentazione!
Dagli studi emerge che le persone che
non dormono abbastanza hanno maggiori probabilità di introdurre un maggior
quantitativo di cibo e quindi di energia senza un equivalente aumento del
dispendio energetico, tendendo ad ingrassare di più. A peggiorare la
situazione, c’è anche il fatto che la privazione del sonno sembra
provocare una tendenza a selezionare cibi ipercalorici, che offrono minori
benefici nutrizionali e creano, ancora una volta, un maggior rischio di sovrappeso
Inoltre, la mancanza di sonno è stata associata ad una circonferenza vita
maggiore, con conseguente aumento del rischio di sviluppare patologie
cardiovascolari.
Alcuni problemi legati al “dormire
male” sono dovuti a disordini del sonno stesso, tra cui la sindrome delle apnee
ostruttive nel sonno che causa pause nella respirazione e numerosi risvegli
durante la notte.
Inoltre, sia
la composizione del pasto che il timing (ovvero il momento del consumo
degli alimenti) sembrano avere effetti sul sonno; infatti, chi mangia più tardi
durante la serata generalmente dorme peggio. In generale, diete ad elevato
contenuto di grassi sono associate a maggiori disordini del sonno, mentre
la Dieta
Mediterranea, ricca di ortaggi, cereali integrali, pesce e grassi salutari, è
risultata associata ad un migliore riposo.
Godos J, Ferri R, Caraci F,
Cosentino FII, Castellano S, Galvano F, Grosso G. Adherence to the
Mediterranean Diet is Associated with Better Sleep Quality in Italian Adults. Nutrients. 2019; 11(5):976
Redatto da:
Rossella Dodi – Biologo
Nutrizionista
Margherita
Dall’Asta – Ricercatore in Nutrizione Umana
Facoltà di Scienze Agrarie,
Alimentari e Ambientali
Università
Cattolica del Sacro Cuore