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Save the Queen e l’Apicoltura Masini: la passione per le api incontra l’arte.

Le vostre donazioni diventano un aiuto concreto: abbiamo incontrato Renato Masini, titolare dell’apicoltura che porta il suo nome, per parlare della sua attività, di ecologia e delle arnie donate attraverso il progetto Save the Queen di Legambiente, che avete sostenuto donando i vostri punti fedeltà Gala.


L’apicoltura Masini nasce nel luglio di 36 anni fa.

“Di apicoltura non sapevo nulla, avevo solo questa passione grandissima per le api e per questo ero andato a lavorare da un maestro, che mi regalò le mie prime due arnie”, ci racconta Renato Masini.

“Così, ricordandomi di aver visto un alveare sotto un ponticello, mi vestii con quello che avevo in casa: stivali da pescatore, piumino, guanti da massaia, casco integrale da moto e nastro da pacchi per riparare il collo! Era luglio: immaginatevi il caldo che avevo, conciato in quel modo! Partii con la mia Ape (il veicolo, intendo) e un coltello da prosciutto per staccare il nido. Appena affondato il coltello, uscì uno sciame impressionante di api, e per riuscire a respirare (i caschi allora non avevano prese d’aria) dovevo ripararmi all’interno dell’Ape Piaggio e sollevare la visiera. Quando finalmente riuscii a prendere il nido, portai le api a casa, a 500 metri di distanza, solo per accorgermi, il giorno dopo, che le avevo spostate troppo poco, e che stavano “rubando” il miele per tornare dove le avevo prese. 

Da questa prima esperienza, non certo incoraggiante, ho avuto la spinta a studiare, formarmi e leggere moltissimo e quello che era solo un hobby oggi è un lavoro che porto avanti con passione, dedizione e professionalità”.


Per Masini, l’apicoltura è un’attività che avvicina alla natura, e con essa alle problematiche che sorgono, sempre più numerose, a causa dell’attività umana.


“L’utilizzo indiscriminato di pesticidi nell’agricoltura intensiva è un grave pericolo per la biodiversità e rappresenta una minaccia soprattutto per gli insetti. Grazie all’apicoltura, possiamo riuscire a salvare le api, che ormai non esistono se non allevate dall’uomo, ma se non si interverrà a regolamentare meglio le tecniche agricole, negli anni verranno a mancare altre specie di impollinatori, e con esse alcune fioriture che sono il primo gradino della scala alimentare. Anche per rispetto della natura ho scelto di adottare tecniche di allevamento rispettose degli animali e della natura, applicando ad esempio trattamenti antiparassitari organici, che non lasciano residui nel miele”


Per selezionare gli apicoltori destinatari della campagna Save the Queen, infatti, Legambiente segue una serie di criteri, tra cui l’applicazione di metodi biologici e rispettosi del benessere animale, l’attenzione alla qualità e salubrità del miele prodotto piuttosto che alla massimizzazione delle rese, la collocazione delle arnie lontano da fonti di inquinamento, l’applicazione di trattamenti sanitari naturali, evitando acaricidi e antibiotici.


Benvenuto Saba. Foto di Mirko Petrini


La b-box regalata con le vostre donazioni, Renato Masini si è divertito a costruirla con suo figlio: “La collocherò davanti a casa, in posizione privilegiata, in modo che i bambini, quando vengono con la famiglia a comprare il miele, possano osservare le api come in un acquario, in tutta sicurezza, imparando a distinguere le api dalle vespe e ad appassionarsi a questo mondo”.
In questo momento le arnie donate sono temporaneamente ospitate nel laboratorio dell’amico artista Benvenuto Saba, scultore e fotografo con una particolare sensibilità verso le tematiche dell’ambiente e dell’ecologia, che le sta dipingendo per crearne qualcosa di unico.

Arte e natura, in fondo, sono due aspetti della bellezza del mondo. 

In copertina: Renato Masini. Foto di Benvenuto Saba